Mi presento

L’espressione “Menthal Coach” oggigiorno viene associata per lo più ad un “allenatore della mente”, il che nella sostanza non è che sia sbagliato.
Tuttavia, questa è senza dubbio una rappresentazione riduttiva e parziale, perché egli si occupa (o dovrebbe a mio avviso occuparsi) anche di gestire gli stati d’animo, trasferire delle tecniche da poter acquisire ed utilizzare nel tempo e, soprattutto, riuscire a far comprendere che un tale “allenatore” non è per sempre …poiché ciascuno deve alla fin fine diventare coach di sé stesso!
Lo scopo del lavoro che porto avanti è, perciò, quello di far in modo che le persone siano in grado di decifrare e comprendere le proprie incertezze ed insoddisfazioni, così da poterle poi trasformare in conquiste!
L’attività di Coaching che svolgo (così come anche il Corso Universitario che dirigo) è, infatti, una sorta di percorso esperienziale durante il quale si ha modo – attraverso nuove e più avanzate conoscenze, con l’uso di alcune tecniche nonché attraverso specifiche esercitazioni – di lavorare sulle più importanti aree relazionali, sia nel rapporto con sé stessi, sia nel rapporto con gli altri, sia rispetto alla realizzazione di propri desiderata.
E tali percorsi e finalità sono raggiunti, in particolare, ricercando ed utilizzando per ciascuno i propri personali talenti ed utilizzando, altresì, le più ampie facoltà che l’essere umano possiede, per poter così oltrepassare la soglia del 10% (o anche meno) dell’impiego delle attuali capacità psichiche in uso.

Cosa puoi ottenere dal mental coaching